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Benedetta Porcaroli: bella, di talento e vittima di bullismo

Miriam Leone non è l’unica bellissima attrice ad essere stata vittima di bullismo durante l’adolescenza. Come lei (che da ragazzina, tra gli altri insulti, veniva presa in giro con il nomignolo di Elio e le Storie tese per le folte sopracciglia), anche Benedetta Porcaroli è stata vittima dei bulli. Per l’attrice, nata a Roma nel 1998, figlia di una funzionaria del Quirinale e di un docente di archeologia, i bulli si sono adoperati per creare addirittura una pagina Facebook, con il solo scopo di prenderla in giro. 

Troppo piatta…

La pagina Facebook creata dai bulli si chiamava Benedetta Porcaroli piatta perché lei, come ha raccontato in più occasioni, non è mai stata una ragazza formosa. Al contrario, è sempre stata filiforme e, quello che per molte potrebbe essere percepito come un vantaggio, per Benedetta ragazzina era un’imperfezione.

…e con un cognome così… indimenticabile!

Anche il cognome di Benedetta è sempre stato (inevitabilmente) un assist per i bulli. Ma in questo caso la sua salvezza è stato il suo papà, che le faceva notare quanto la particolarità del loro cognome lo rendesse indimenticabile. Tutti si sarebbero sempre ricordati di lei!

Il provino 

Oltre a salvarla dal pericoloso mondo del bullismo, il papà di Benedetta le ha aperto anche un altro meraviglioso mondo: il cinema. E con lui che Benedetta ha iniziato a guardare i film di mostri sacri come la Magnani, la Loren, Sordi. E quando un’amica della mamma le ha proposto di fare un provino, le si sono spalancate le porte dei set cinematografici. 

Da vittima del bullismo al cinema impegnato: Donatella Colasanti

Nel 1975, nella notte tra il 29 e il 30 settembre, furono ritrovati i corpi di due ragazze – Donatella Colasanti e Rosaria Lopez – nel portabagagli di una 127 bianca. I media dell’epoca ribattezzarono la vicenda “il massacro del Circeo”. Due ragazzine che erano state attirate in una villa da tre ragazzi ed erano state poi picchiate, violentate, drogate, massacrate con una spranga di ferro, e una di loro (Rosaria) era stata annegata in una vasca. I ragazzi pensavano di averle uccise entrambe, ma non si erano accorti che Donatella era ancora viva. Nel film La scuola cattolica, Benedetta da volto e voce proprio a Donatella Colasanti. 

La scena più difficile 

Per Benedetta la scena del film più difficile da interpretare in assoluto è stata quella in cui veniva costretta a spogliarsi. Durante tutte le riprese, l’attenzione dell’attrice nel raccontare la storia di Donatella e nel conservare l’innocenza e la purezza del personaggio reale è sempre stata alta. In varie interviste, ha dichiarato che è stato emotivamente complesso interiorizzare la vicenda, ma la scena più drammatica di tutte è stata quella in cui la giovane Donatella veniva costretta a spogliarsi. Un’umiliazione che porta con sé sopraffazione, paura, violenza. 

Il senso di tutto 

Il senso di tutto il suo lavoro è stato – oltre ad aver restituito un briciolo di giustizia a Donatella Colasanti e Rosaria Lopez – quello di combattere gli stereotipi sessisti che ancora oggi persistono nella nostre società. Dopo quasi cinquant’anni da quell’accaduto orribile, ancora nel 2022, le donne vittima di violenza da parte degli uomini, prima di essere credute devono lottare contro stereotipi e pregiudizi. Si fa spesso riferimento agli abiti indossati dalla vittima, a quanto aveva bevuto, a come camminava, a come guardava il suo stupratore… vili attenuati per difendere chi commette un abuso su una donna, quasi a voler dividere la responsabilità dell’accaduto tra il carnefice e la vittima. Come ha evidenziato la stessa Porcaroli, portare sul grande schermo la triste vicenda del Circeo è stato un atto doveroso e necessario soprattutto per le generazioni più giovani. 

Ora c’è Riccardo

Sul set Benedetta non ha trovato solo l’occasione di farsi notare ancora una volta per la bellissima attrice di talento quale è, ma ha trovato anche l’amore! Durante le riprese del film è nata la storia con l’attore Riccardo Scamarcio (da poco separato dalla manager Angharad Wood, con la quale ha avuto la piccolissima Emily di quasi due anni). Nonostante la notevole differenza d’età (tra i due ci sono ben 19 anni di differenza), le cose sembrano andare così bene che sono andati da poco a vivere insieme! Successo, amore e felicità… alla faccia dei bulli!

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