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Michael continua a combattere!

Un uomo da record, una persona conosciuta da tutti, amanti o meno dello sport in generale, della Formula 1 in particolare. Chi non conosce Michael Schumacher, uno dei piloti più iconici al mondo, vincente come nessuno, detentore del record mondiale di cinque titoli consecutivi vinti al volante della sua monoposto rosso fuoco marchiata Ferrari. Chi non ricorda la sventura che ormai dieci anni orsono ha scosso il mondo intero, quando la notizia del suo incidente ha lasciato il campione in coma farmacologico e gettato i suoi fan nello sconforto. Come diceva Schumacher, i record sono fatti per essere battuti e oggi, a distanza di anni, i messaggi a lui destinati da parte dei suoi collaboratori stretti e dei suoi figli scuotono ancora il cuore della gente.

Le origini

Michael Schumacher nasce il 3 gennaio del ’69 in Germania, a Hürth, da padre Rolf e madre Elisabeth. La passione per i motori è di famiglia, tant’è vero che il fratello minore Ralf è stato anche lui pilota di Formula 1 e il loro padre gestiva una pista di go-kart. È su uno di questi circuiti che Michael inizia a cimentarsi con la guida, a soli quattro anni, forgiando il suo talento sin dalla tenerissima età.

I primi campionati

Anni ’80, il giovane Michael viene notato dall’imprenditore Jürgen Dilk che, affascinato dalla bravura del pilota, lo finanziò economicamente permettendogli di guadagnare imbattibili prime vittorie con i kart: Schumacher è campione junior della Germania e poi campione europeo delle gare in Svezia dove, nell’ultima gara, troviamo anche Alex Zanardi e Massimiliano Orsini; all’ultima curva dell’ultimo giro, i due piloti sbagliano la traiettoria e regalano a Schumacher la vittoria della gara e del campionato. Nell’89 è l’imprenditore Willi Weber a credere in lui, portandolo finalmente sulle monoposto della Formula 3 dove disputa i primi veri campionati.

La Formula 1

25 agosto 1991, è il giorno del suo debutto fulmineo a bordo della Jordan. Poi, viene notato dal capo della Benetton, tale Flavio Briatore: da giovane inesperto, Michael si rivela un grandissimo pilota in grado di accumulare più punti dei suoi compagni di squadra, veterani in quella scuderia che porterà Schumacher a vincere i suoi primi due mondiali: il primo nel 1994 (campionato tragico per via della scomparsa dei colleghi Roland Ratzenberger e Ayrton Senna, entrambi vittime del circuito di Monza) e il secondo nel 1995.

Campione indiscusso

Soltanto in tempi recenti Sir Lewis Carl Davidson Hamilton è riuscito a battere il record di Michael Schumacher di cinque titoli mondiali consecutivi, sottolineando il fatto che all’epoca i campionati erano molto più critici e delicati. Tempi come quelli che vanno dal 1996 al 2006 la Ferrari li vedrà difficilmente in futuro. E le annate del 2000, 2001, 2002, 2003 e 2004 non torneranno mai più: sono gli anni in cui Schumacher è campione del mondo di Formula 1. Nella sua carriera, in totale, vincerà ben 91 Gran Premi su 308 gare disputate, praticamente un terzo delle competizioni alle quali ha partecipato.

Il ritiro dalle corse

Nel 2006 Michael si ritira dalla scena e si dedica alla consulenza della scuderia Ferrari. Ma l’attrazione per la pista è irresistibile per lui: dopo quattro anni, infatti, risale a bordo della Mercedes all’età di 41 anni, con risultati da fuoriclasse ma non più come il numero uno con cui aveva abituato in passato: arriva sesto, decimo, quarto, fin quando non annuncia il suo ritiro definitivo dalla Formula 1, nel 2012.

La tragedia

29 dicembre 2013, la famiglia Schumacher composta da Michael e Corinna e i loro figli Mick (attualmente pilota di F1) e Gina Maria trascorre le vacanze nelle montagne della Francia, sulle nevi di  Méribel. Michael si trovava sulle piste da sci, non andava veloce secondo quanto riportato dagli investigatori, pare indossasse una go pro agganciata alla testa, un sasso nascosto dalla neve fa perdere il controllo al pilota che sbatte violentemente il capo contro una roccia e lo conduce urgentemente in ospedale dove è stato ricoverato e operato chirurgicamente alla testa. Secondo alcune indiscrezioni, Michel sarebbe rimasto in coma farmacologico fino a giugno 2014 ma i suoi familiari hanno sempre tenuto massimo riserbo sulle sue condizioni di salute.

I messaggi dei figli

Recentemente, il 3 gennaio 2022, Michael ha compiuto 54 anni. Sono passati quasi dieci anni da quel terribile incidente ma nessuno ancora ha dimenticato il campione, tanto nello sport quanto nella vita, che ci ha insegnato a battere ogni record. Per il suo 54esimo compleanno sua figlia Gina Maria, che oggi ha 25 anni, ha inviato un messaggio dedicato a suo padre dicendogli “Buon compleanno papà. Ritorno ai tempi del kart! Continua a combattere”; suo figlio Mick, che oggi ha 23 anni ed è pilota di Formula 1 attualmente con la Mercedes, si rivolge così a suo padre: “Buon compleanno al miglior papà di sempre. Ti voglio bene!”. E tutti noi ci auguriamo di vederlo presto in buona salute.

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