Site stats Chiara Ferragni ancora in crisi dopo il caso Balocco – Limelight Media

Chiara Ferragni ancora in crisi dopo il caso Balocco

Dopo lo scandalo dell’ambigua beneficenza, Chiara Ferragni continua ad essere in difficoltà. Il danno d’immagine è stato immenso e le ripercussioni economiche sulle sue aziende iniziano ad essere preoccupanti. Se fino a qualche mese fa i più famosi marchi gareggiavano a suon di euro per accaparrarsi un suo post, oggi la corsa è all’abbandono. Sembra che i conti della Fenice srl, la società proprietaria del marchio Ferragni, siano così in negativo da costringere l’influencer italiana più famosa di sempre a cercare nuovi soci, che portino con sé nuova liquidità, per non far naufragare tutto il suo lavoro. E la ricerca prevede vari milioni di euro. 

@fanpage.it

#ChiaraFerragni si scusa per la vicenda Balocco: 🗣”Voglio che il mio errore porti a qualcosa di buono” In un video pubblicato su Instagram, con la voce rotta dalle lacrime, Chiara Ferragni visibilmente provata dalla vicenda Balocco che l’ha vista al centro delle polemiche in questi ultimi giorni, chiede scusa per l’errore commesso, annunciando quale sarà il suo prossimo passo

♬ suono originale – Fanpage.it – Fanpage.it

Sei milioni di euro. È questa la cifra a cui aspirano la Ferragni e i suoi cosi per cercare di tenere a galla l’impero. Nei prossimi anni, i consulenti hanno stimato ulteriori perdite di vari milioni di euro e per questo è necessario coinvolgere nuovi investitori per risollevare la situazione, visto che dai soci con cui ha collaborato finora sarà difficile trovare altro supporto. 

L’impero della Ferragni è un sistema molto complesso che coinvolge società satellite e vari investitori. La società che gestisce il marchio, la Fenice srl, – che lo scorso anno era stato valutato oltre 70 milioni di euro – coinvolge altre società di investimento, la Alchimia, che detiene quasi il 40%, la Ferragni Sisterhood, la Esuriens e la Ni srl, che partecipano tutte con percentuali diverse. 

Lo scandalo del panettone realizzato insieme a Balocco, estesosi poi anche alle uova di Pasqua e alla Bambola di Chiara, ha avuto un effetto domino anche sulle altre attività promosse dalla Ferragni e le ripercussioni si stanno facendo sentire. La Pigna è stata la prima azienda a voler dissociare il proprio marchio da quello di Chiara Ferragni. Seguita a ruota dall’azienda di occhiali Safilo e dalla Coca-Cola che l’ha eliminata da uno spot in cui era prevista la sua presenza. Tutte collaborazioni che si traducevano in notevoli guadagni. 

Le grosse aziende che hanno abbandonato la nave, quelle che sono in procinto di farlo e quelle che si tengono alla larga, hanno provocato una perdita di fatturato del circa il 40%. E le stime per i prossimi anni non sono rosee. 

È questo il motivo che ha spinto Chiara Ferragni e il gruppo di esperti che ha assunto a cercare nuovi investitori per immettere liquidità nella società e che le diano qualche popssibilità di restare a galla. Secondo i super consulenti al suo servizio, le decisioni aziendali ed economiche da prendere dipenderanno molto dall’evolversi delle indagini della Procura di Milano, che l’ha indagata per truffa aggravata per tutte le attività di beneficenza in cui la comunicazione non è stata trasparente. 

E se il 2023 non è finito bene, il 2024 non è iniziato meglio. Oltre al grave danno d’immagine, alla compromessa situazione finanziaria in cui versa il marchio e a un’accusa per truffa aggravata, all’inizio di quest’anno la Ferragni ha visto naufragare anche il matrimonio con il rapper Fedez. 

Advertisements