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Asma al-Assad: la First Lady dell’inferno siriano

Asma al-Assad, moglie del dittatore deposto Bashar al-Assad, un tempo era vista come un simbolo di libertà e di emancipazione femminile nel repressivo Medio Oriente. Presentata come la “rosa nel deserto” per la sua eleganza e per il suo fascino, oggi è la “first lady dell’inferno”. Ma dopo decenni accanto a suo marito “macellaio”, dove si trova ora che il regime è finito?

La moglie dell’ex Presidente, Asma, è nata e cresciuta in Inghilterra, in una famiglia sunnita. È figlia di Fawaz Akhras, cardiologo, e di sua moglie Sahar Otri, diplomatica presso l’ambasciata siriana. Asma è cresciuta a North Acton, a ovest di Londra, in una umile terraced house da un milione di sterline. Ha prima frequentato il Queen’s College per poi passare al King’s College dove si è laureata in informatica. 

La ex first lady dell’inferno e i suoi due fratelli sono stati cresciuti come musulmani laici, in casa si parlava arabo, ma i suoi costumi e il suo stile di vita non sono mai stati estremisti. Stando ad una rara intervista rilasciata dalla stessa first lady nel 2010, ha trascorso la sua giovinezza andando a cavallo e saltando le lezioni per passare il tempo con i suoi amici a Oxford Street. Non ha mai indossato il burqa o il velo per coprire il viso e questo ha contribuito a dara un’immagine di sé sulla scena internazionale di donna molto indipendente e liberale nonostante il regime islamico in cui è andata a vivere.

Ha vissuto per un breve periodo a New York dove ha lavorato alla Deutsche Bank, per poi tornare a Londra a lavorare alla Morgan Stanley. Prima di incontrare l’uomo che sarebbe diventato il suo attuale marito, stava per iniziare un master ad Harvard.

Asma ha conosciuto Assad quando aveva 25 anni. Era in vacanza a casa della zia a Damasco e incontrò quest’uomo, un amico di famiglia, più grande di lei di ben 10 anni. Bashar aveva studiato oftalmologia a Londra e aveva trascorso gli ultimi anni a prepararsi per diventare il prossimo leader della Siria.

Asma andava a Damasco tutti i fine settimana per vedere Bashar e, alla fine, lasciò il suo lavoro alla Morgan Stanley per trasferirsi lì e stare con lui. A luglio del 2000, Bashar diventa il nuovo Presidente della Siria. A dicembre dello stesso anno, si sposa con Asma, creando la falsa illusione di un governo siriano nuovo, progressista, che avrebbe fatto gli interessi della popolazione. 

Il ruolo di Asma accanto a suo marito è stato quello di curare le pubbliche relazioni, dando un’immagine di sé come della giovane moglie di un presidente onesto. Ha creato varie associazioni di beneficenza per, almeno all’apparenza, sostenere progetti di sviluppo per i giovani siriani e i gruppi minoritari. Ma anche queste sono state criticate e accusate di aver sostenuto il regime di Assad nella violazione dei diritti umani. 

Nel 2012, in Siria è iniziata una delle più sanguinose guerre interne, proseguita per anni. Si stima che in circa 10 anni, il regime di Assad abbia ucciso più di 300mila persone e creato quasi 7 milioni di sfollati. Con armi chimiche e barili bomba, ma non solo, sono stati uccisi, in massa, migliaia di civili innocenti, tanto da far guadagnare ad Assad il titolo di “macellaio”. E in tutto questo periodo, Asma al-Assad è rimasta sempre al suo posto di first lady, senza mai intervenire, mentre i cittadini siriani morivano di violenza, fame e povertà per mano di suo marito. 

Da quanto è emerso da alcune email private, mentre suo marito era impegnato nello sterminio della popolazione, Asma al-Assad era impegnata in tutt’altre attività di shopping, spendendo decine di migliaia di sterline in vestiti, gioielli, lampadari, tende costose, dipinti, vasi da quasi 3mila sterline da Harrods a Londra, scarpe con tacchi tempestati di cristalli da circa 4mila sterline. Continuando a usare il patrimonio di famiglia – stimato a quasi 2 miliardi di dollari – per acquistare beni di lusso. 

Nel 2016 alla first lady è stato diagnosticato un cancro al seno per il quale si è curata. Negli ultimi mesi sembra le sia stata diagnosticata la leucemia. Di fatto però, ora che i ribelli siriani hanno conquistato la capitale Damasco, ponendo fine alla crudele dittatura di Bashar al-Assad e di tutta la sua famiglia, durata più di mezzo secolo, Asma, suo marito e loro figli sono fuggiti a Mosca per chiedere asilo politico. E sembra che siano stati raggiunti anche dalla famiglia di lei, che è sempre vissuta a Londra. Lì le persiane delle loro mega tenute non vengono più aperte da qualche settimana. 

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