Fino a qualche tempo fa, il suo nome era quasi sconosciuto. Poi Maria Rosaria Boccia è comparsa all’improvviso sulle prime pagine di molti quotidiani. Le vicende che hanno coinvolto lei e l’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, hanno animato tutto il periodo estivo e si sono concluse, almeno in parte, con le dimissioni del ministro e l’avvio di indagini giudiziarie.
Maria Rosaria Boccia è campana, nata a Pompei nel 1983 e oggi ha 41 anni. La sua famiglia si occupa di abbigliamento e di abiti da sposa, attività commerciale nella quale avrebbe da sempre collaborato e dalla quale deriverebbe la sua passione per la moda.
Il caso Boccia è nato in seguito ad un post pubblicato dalla donna su Instagram, nel quale ringraziava il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e il MiC per averla nominata Consigliere per i Grandi Eventi. Notizia subito smentita dal dicastero con un comunicato. La faccenda, oltre ad aver attirato l’attenzione delle opposizioni di governo che hanno chiesto al ministro di riferire in Parlamento, ha avuto un’evoluzione social imprevista.
In seguito al rifiuto, la Boccia è stata allontanata e molti dipendenti del ministero hanno dichiarato di non conoscerla. Lei, in risposta, ha pubblicato sul suo profilo Instagram numerosi documenti ministeriali riservati, video registrati nei corridoi del MiC, screenshot di chat private e di gruppo per provare la sua presenza nei palazzi del potere e la sua vicinanza al ministro Sangiuliano. A lei sarebbe stata inviata anche un’email riservata per l’organizzazione del G7 Cultura.
Nelle settimane successive, a suon di interviste, la vicenda politica e giornalistica si è evoluta in vicenda giudiziaria. Il ministro Sangiuliano si è dimesso dalla carica, ha confessato pubblicamente di aver avuto una relazione sentimentale con la Boccia ed è sotto indagine per peculato e rivelazione di segreto d’ufficio.
La Boccia, d’altro canto, che ha frequentato il Ministero senza aver avuto nessun ruolo nel lavoro ministeriale, è indagata per minaccia a corpo politico e lesioni aggravate nei confronti di Sangiuliano, che per alcune settimane si è presentato in pubblico con una profonda ferita sulla testa, sembrerebbe causata proprio da Maria Rosaria Boccia durante una lite. In una perquisizione, le forze dell’ordine hanno sequestrato all’imprenditrice numerosi cellulari, computer e hard disk per la registrazione e l’archiviazione di informazioni.
Nelle scorse settimane, è stato intervistato anche l’ex marito di Maria Rosaria Boccia, Marco Mignogna, il quale si è mostrato molto solidale con Sangiuliano. La Boccia e Mignogna si sono sposati nel 2009 e hanno chiesto consensualmente il divorzio pochi mesi dopo. Da allora, per vari cavilli burocratici e no, non sono ancora formalmente divorziati.
Per controbattere alle accuse mosse dall’ “ex” marito, Maria Rosaria Boccia ha pubblicato integralmente sul suo profilo Instagram, alcuni documenti che riguardavano la separazione. Ma nel farlo ha fatto sorgere nuovi dubbi anche sulla sua formazione. In più occasioni, infatti, lei stessa aveva tenuto a precisare i suoi titoli di studio accademici: una laurea in Economia Aziendale conseguita all’Università degli Studi Parthenope di Napoli nel 2005 e una seconda laurea conseguita presso l’Università telematica Pegaso nel 2023. Nei documenti pubblicati però, datati 2011 e 2012, il titolo di studio che compare nelle informazioni dichiarate è soltanto “diploma”.
In tutta questa vicenda sembra esserci però un risvolto positivo per la Boccia. Negli ultimi mesi i suoi profili social hanno guadagnando un sacco di follower. Molte delle condivisioni che hanno fatto notizia sono arrivate proprio tramite le sue storie e i suoi post e il numero dei suoi seguaci è cresciuto vertiginosamente. Se prima dello “scandalo Sangiuliano” i suoi follower non raggiungevano nemmeno quota 30k, negli ultimi mesi ha raggiunto la soglia dei 100k, con una promozione ufficiale a vera influencer.