Chi la conosceva ha raccontata di averla vista andare via in silenzio, con discrezione, com’era nel suo stile. Alessandra Bianchi, nota giornalista sportiva, si è spenta a soli 59 anni dopo una breve quanto aggressiva malattia. Professionista di spessore, fervente tifosa della Roma, ha lavorato per il Corriere dello Sport, in Lega Pro e a Canal +. È scomparsa lo scorso 15 novembre, compianta dal mondo dello sport e dal giornalismo.
Alessandra Bianchi se n’è andata lo scorso 15 novembre, in silenzio, con discrezione, come ha vissuto. Portata via da una malattia tanto breve quanto aggressiva.
La sua passione per la Roma (come quella per il suo storico capitano Francesco Totti) è sempre stata viva e ardente. Chi la conosceva racconta la sua felicità per la vittoria lo scudetto nel 2001, quando la Roma portò a casa il risultato sotto la guida di Fabio Capello.
È stata ambasciatrice del calcio italiano all’estero, volto della Serie A in Francia. Ha lavorato per Radio Montecarlo, l’Equipe du Dimanche su Canal +, L’Equipe e le Parisien. Moltissimi sono stati i messaggi di cordoglio dai suoi colleghi francesi e di quanti l’avevano conosciuta.
La Lega Pro, per la quale ha lavorato per anni, la ricordata con un messaggio sentito: “collega, giornalista di grande valore, persona straordinaria. Sei sempre stata una collega disponibile all’aiuto e hai sempre messo a nostra disposizione le tue capacità. In ognuno di noi rivivono tanti ricordi che non verranno mai meno. Quelli legati al lavoro e quelli delle tue tante passioni: il giornalismo, la Roma, i libri, Parigi, Modigliani. Ti sei contraddistinta sempre nello svolgere i tuoi impegni con serietà e disponibilità. Il tuo ricordo e le nostre risate saranno vivi per sempre. Ciao Alessandra, ci mancherai”.
La famiglia, i colleghi e gli amici di sempre le hanno dato l’ultimo saluto lo scorso 16 novembre a Ostia, nella cappella di San Nicola al Borghetto dei pescatori.