Oggi come oggi, se un ragazzo decide di intraprendere il percorso in seminario per diventare sacerdote fa notizia. Figuriamoci se si tratta di un giovane di appena ventun anni che fino a qualche tempo ha lavorato come modello e che ha vinto il titolo di Mister Italia. È questa la storia di Edoardo Santini, nato e cresciuto a Castelfiorentino, che ha scelto di mettere da parte il suo sogno di diventare attore per percorrere una strada completamente diversa: quella del sacerdozio. Una scelta che sembra renderlo estremamente felice, come lui stesso ha raccontato.
Mister Italia
Edoardo Santini è il vincitore del titolo di più bello d’Italia. Un titolo che spesso ha aperto le porte del cinema e dello spettacolo. Basti pensare che tra i vincitori storici del concorso figurano nomi come Ettore Bassi o Gabriel Garko.

La carriera
Fino a qualche tempo fa, il sogno di Edoardo era quello di diventare un attore professionista. La recitazione, il ballo, il canto sono sempre state le sue passioni, ma poi qualcosa è cambiato. La vita lo ha portato a frequentare ambienti e persone che hanno fatto emergere in lui un desiderio completamente diverso. O forse lo hanno portato solo ad interrogarsi con quella domanda che ha sempre sentito nel suo cuore, ma a cui non aveva mai avuto il coraggio di rispondere.

La sua scelta
La scelta di abbandonare o, quanto meno, di mettere da parte la carriera appena iniziata è stata una scelta che ha richiesto una bella dose di coraggio, ma che per adesso sembra aver portato nel cuore di Edoardo una notevole carica di felicità.
La testimonianza
L’ha raccontato lui stesso in un video messaggio condiviso sul suo account Instagram (con quasi 30k seguaci). Un video di pochi minuti con il quale racconta il suo percorso e la sua scelta con una semplicità quasi disarmante.

Il video
Nel video Edoardo racconta: “21 anni. A ventun anni il mio babbo prese la decisione di sposare mia madre perché rimase incinta. E mia mamma a ventun anni è diventata mamma. Io a ventun anni, invece, mi ritrovo in cammino per diventare, se Dio vorrà, un prete. In questi anni ho avuto modo di incontrare dei ragazzi che mostrandomi cosa vuol dire “essere Chiesa” mi hanno dato la forza di indagare questa domanda che mi porto dietro sin da quando ero piccolo, ma che varie paure mi impedivano di approfondire.”

“L’anno scorso, per fare un primo passo, sono andato a vivere con due preti e quella è stata l’esperienza più bella della mia vita, un’esperienza che mi ha permesso di incontrare dei fratelli e che mi ha permesso di trovare nella quotidianità quella risposta che mi aspettavo scendesse dall’alto. A fine anno è stato naturale per me fare domanda al vescovo per entrare al propedeutico (l’anno che precede la vita in seminario) ed eccomi qua, a studiare teologia e a prestare servizio in due parrocchie nella diocesi fiorentina.”
“Ho messo da parte il lavoro da modello, la recitazione, il ballo perché dei “sì” comportano inevitabilmente dei “no”. In quei mondi ho incontrato delle persone meravigliose, dal cuore puro, a cui devo molto e che mi hanno fatto crescere tanto e che mi hanno permesso di vivere l’Arte. Certo è che non abbandono tutto perché quei mondi fanno parte di me, ma li vivrò e li proporrò in contesti diversi.”

Una testimonianza che si mostra in tutta la sua forza: “La mia paura più grande era quella di non essere accettato per questa scelta, ma devo dire che mi ero costruito più muri di quanti in realtà ce ne fossero. Certo, c’è chi parla di me alle spalle, c’è chi non si fa problemi a dirmi che sono una delusione anche in famiglia, ma c’è anche chi mi appoggia, credenti e non.”
Con una serena apertura verso quel che sarà da far invidia anche ai più temerari. “Diventerò un sacerdote? Non lo so. Sono qui per scoprirlo, ma ho fatto quel passo che mi terrorizzava e che mi impediva di essere pienamente me stesso. Pronto, nel caso, a dire “Okay, mi sbagliavo”. Quello però di cui sono certo è che non mi pentirò di questo viaggio perché ad ora posso gridare: sono Edoardo, ho 21 anni e sono felice.” E noi gli auguriamo di conservare sempre la felicità che oggi illumina il suo volto.
