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José Carreras, il grande ex di Katia Ricciarelli

Catiuscia Maria Stella Ricciarelli, alias Katia Ricciarelli, ovvero la soprano italiana più conosciuta al mondo. Nel bene e nel male, tra grandi elogi e critiche serratissime, Katia ha sempre fatto parlar di sé, dividendo spesso il pubblico mondiale. In molti la ricordano come la compagna storica di Pippo Baudo, ma solo un nome è rimasto scolpito nel cuore della grande cantante, una storia d’amore durata tredici anni, un ricordo che dura per sempre: il grande tenore spagnolo Josep Maria Carreras i Coll, per tutti José Carreras.

Un talento naturale

Nato a Barcellona il 5 dicembre 1946, José è il più piccolo tra i suoi fratelli. Sin da tenera età ha mostrato una particolare attitudine alla musica, tant’è che a sette anni i genitori lo iscrissero al Conservatorio della sua città natale per approfondire gli studi. A soli otto anni si esibì in pubblico cantando “La donna è mobile”. Dopo il periodo scolastico, intraprenderà un corso di chimica all’Università di Barcellona, senza mai abbandonare la formazione musicale.

La rivelazione

È il 1970: a Barcellona va in scena la Norma di Vincenzo Bellini e José prende parte all’opera recitando la parte di Flavio, sotto la maestosa conduzione della soprano spagnola Montserrat Caballé, protagonista indiscussa. È proprio quest’ultima che diventerà il vero e proprio mentore di Carreras, accompagnandolo verso la scena internazionale.

Si alzi il sipario

Solo un anno dopo Carreras si trova al suo debutto londinese, all’età di 25 anni. Nel ‘72 esordisce negli States nei panni di Pinkerton nella Madama Butterfly firmata da Puccini e poi, nel ‘73, recita il ruolo di Rodolfo nell’opera di Puccini La Bohème, andata in scena al Teatro Regio di Parma. Tutto questo è solo l’inizio: nel decennio che verrà coprirà numerosi ruoli nei più importanti teatri d’opera di tutto il mondo.

La malattia

Durante una sessione di registrazione, nel 1987, il tenore catalano ebbe un collasso. Scoprì così di soffrire di leucemia ma, dopo un trapianto di midollo osseo e sedute di chemioterapia, José si riprese completamente per poi fondare la José Carreras International Leukemia Foundation, con l’obiettivo di raccogliere fondi per la ricerca sulla malattia.

L’apice del successo

Coppa del Mondo Italia 1990: alle Terme di Caracalla il cantante spagnolo si esibisce per la prima volta con i grandi Pavarotti e Domingo, trio annunciato con l’appellativo “I Tre Tenori”. L’esibizione è stata trasmessa in diretta televisiva, riscuotendo un successo talmente strabiliante da ricevere, nel 1991, il prestigioso premio Grammy Award.

Lo stile musicale

Carreras si è sempre ispirato alle correnti musicali di stampo popolare e, negli anni, ha preso parte a diversi show televisivi della sua madre terra, incluso il ruolo da protagonista in Stiffelio di Verdi. Recentemente, nel 2008, ha pubblicato una serie di canzoni catalane raccolte nell’album “Mediterranean Passion”.

La relazione con Katia Ricciarelli

Non soltanto un cantante inimitabile, soprannominato “il tenore della Nuova Generazione”: José ha sempre avuto un fascino irresistibile sulle donne, tant’è che neanche Katia Ricciarelli è riuscita a resistergli. Sebbene la soprano italiana si sia poi sposata col celebre presentatore Pippo Baudo, la storia d’amore col tenore spagnolo ha letteralmente lasciato il segno nel suo cuore: alcuni ricordi svaniscono, i veri amori durano in eterno.

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